Apprendimento in famiglia, crescere insieme

Child-Led Learning

La nostra esperienza quotidiana

mercoledì 6 ottobre 2010

Rendere vive le culture

Noi genitori possiamo fornire ai nostri figli uno strumento che spesso non ci è stato adeguatamente fornito : apprezzare le altre culture.
Permettere loro di conoscere diversi luoghi del mondo e volare al passo della loro meraviglia e interesse -propria di un'età in cui non si sono ancora scontrati con i tipici atteggiamente xenofobi - è il primo passo.

Si dice "tutto il mondo è paese" e chi ha possibilità di viaggiare se ne rende ben conto.
Le differenze ci sono ma sono unicamente il risultato dei diversi strumenti culturali utilizzati per soddisfare le medesime esigenze, ossia quelle umane.

I bambini hanno un vantaggio maggiore, sono in divenire e non fossilizzati in pre-concetti come la mente adulta.

Anziché avere timore o classificare in negativo, possono, sanno, comprendere e apprezzare.

Poco fa ho fatto cenno a chi viaggia molto ma, ecco, non tutti hanno questa possibilità.
Nessun problema. Non è una necessità.

Ogni genitore si rende conto di come il bambino assimili l'ambiente, questo è il primo elemento da tenere in considerazione.

Ci sono molti modi per vivere e "giocare" con,su e tramite le culture.

Io ne proporrò due : uno di impostazione montessoriana (tratto da "I bambini hanno bisogno di fiducia" di Tim Seldin) e l'altro di impostazione koaliana (?), insomma, ciò che facciano noi per ora a 16 mesi.

Le scuole montessoriane si servono di esperienze concrete e a tal fine seguono le festività di tutto il resto del pianeta.
L'approccio è multidirezionale : se si parla dell'Africa, ad esempio, si prende in considerazione il territorio, il clima, la flora, la fauna, le leggende, l'arte, la musica, etc.

Mica ho detto poco! Parliamo di un intero continente!
In effetti bisogna informare subito i nostri attenti bambini che la mamma (e il papà) conosco qualcosina in più per via dell'età ma anche loro hanno molto da imparare.. e c'è un intero mondo di meraviglie da scoprire!

Consigli pratici :

1) Iniziare da un singolo Paese e prendere in considerazione diversi materiali e supporti (video, immagini, libri, eventi) inerenti ad esso
2) Stimolare la curiosità puntando sul senso dell'avventura quindi niente "cattedre" noiose, si parte per l'avventura (munirsi di cappellino e torcia!!)
3) Parlare della cultura con attenzione e rispetto e con esattezza (meglio preparare per tempo le fonti)

Un'idea potrebbe essere quella di indire un giorno al mese o alla settimana allestendo una mostra e conservare nella proprio personale teca un simbolo per ogni cultura.

Ripropongo qua l'elenco base (assolutamente non esaustivo) delle feste culturali inserito nel succitato libro di Tim Seldin

- Capodanno cinese
- Roh hashana e Yom kippur (ebraici)
- Chanuka (ebraico)
- Pasqua ebraica
- Diwali (induista)
- Eid (fine del Ramadan)
- Natale (cristiano)
- Capodanno
- Pasqua (cristiana)
- San Valentino
- San Patrizio
- Festa della mamma
- Festa del papà
- Martedì grasso
- Halloween
- Notte di Guy Fawkes (notte dei falò)


Ora passiamo al nostro "metodo".
Il piccolo koala ha solo 16 mesi, non capirebbe il senso di una teca o meglio, non ricaverebbe una vera e propria soddisfazione nel crearla, così come non riuscirebbe ad comprendere la portata di alcuni concetti, per ora.
Il nostro approccio è quindi molto graduale : grazie all'adorato mappamondo scopriamo dove si trovano i vari paesi, ne apprendiamo la bandiera, l'inno e le musiche (eventualmente i balli) tipici.
Non abbiamo un giorno fisso, sarebbe troppo rigido per questa età e ciò andrebbe ad alterare lo spirito originario di gioia e curiosità.

Nel discorso, ho usato la prima persona plurale non per vizio (il tradizionale duale mammese del genere "mangiamo la pappà, facciamo la nanna" etc) ma appositamente perchè, è vero, sto imparando anch'io tantissimo

1 commento:

  1. che cosa interessante...quasi quasi gli compro un Mappamondo e comincio da lì...grazie

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